Don Lorenzo Milani (1923-1967) ha saputo leggere e interpretare nel secondo dopoguerra italiano i comportamenti civili e religiosi dei ragazzi che incontrava: si è schierato dalla loro parte per imparare e comprendere cosa vivevano, da quali problemi erano coinvolti, di cosa avevano bisogno per crescere come cittadini e credenti, perché diventassero adulti coscienti e consapevoli, capaci di scelte libere.
Anche oggi come adulti abbiamo bisogno di uno sguardo umile per riscoprire cosa sia più essenziale nell’educazione dei ragazzi. Abbiamo bisogno di farlo insieme tra adulti con ruoli e competenze diverse per imparare un linguaggio comune perché i ragazzi, pur impegnati in attività e luoghi differenti, sono sempre gli stessi. Non sono solo figli dei loro genitori ma anche di un territorio e di una comunità che può ostacolare o favorire la loro formazione e crescita.