Mentre guardiamo la nostra vita o quella degli altri potremo provare un motto di imbarazzo o dispiacere per le tante cose che non vanno e che vorremmo “coprire”, “correggere”, “nascondere”. A volte ci perdiamo nella costruzione di paradisi mentali
immaginando angoli solitari di felicità gloriose e durature dove tutto dovrebbe funzionare bene. Facciamo tanto rumore e strepito per dire come dovrebbero andare le cose ma nel profondo del nostro cuore rimaniamo incerti, insipienti davanti alla vita.
Mentre l’uomo è in continua fuga da se stesso, Dio si fa uomo, entra nella nostra storia, e così si lascia toccare da tutte le vulnerabilità umane: dalle incertezze della crescita, dalle fatiche e vincoli delle varie appartenenze, dai rischi e dalle ferite del vivere, del lavorare, del fare famiglia, dalla salute sempre precaria, dalle offese del male e di tutte le forme di violenza, dallo stare in mezzo a tanti uomini e donne così diversi e così lontani gli uni dagli altri. “… e il Verbo si fece Carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1,14).
Come cristiani a Natale celebriamo il ricordo storico della nascita di Gesù per imparare a riconoscere l’entrata continua di Dio in questa storia umana. Celebriamo non un passato quindi ma un’azione presente, quella di Dio che viene incontro.
Dal farsi presente in mezzo a noi, uno di noi, possiamo imparare anche noi ad entrare, a sostare, ad abitare la nostra vita con più fiducia e meno paure. Dal Suo essere in mezzo a noi senza che nessuno se ne accorgesse (Gv 1,10-11) possiamo imparare la discrezione e l’umiltà dell’amore che cammina per lo più silenziosamente, del bene che si fa strada senza clamore, senza dipendere dal riconoscimento e dal successo. Dal Suo entrare in questa nostra storia a volte così rotta e sgualcita possiamo imparare che Dio cuce e crea un filo di senso, di valore e di bene proprio in ciò che è diviso e smarrito. “Non sono i sani
che hanno bisogno del medico” (Mt 9,13). Pensiamo a quanta nostra umanità ha ancora bisogno di essere toccata e guarita da così grande misericordia.
“Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia” (Gv 1,16)
Don Dario Donei, Rettore Santuario Madonna di Strada
SANTE MESSE AL SANTUARIO
Domenica 24 dicembre
ore 9.00 • IV domenica d’Avvento
ore 18.00 • Natale del Signore
Lunedì 25 dicembre
ore 9.00 • Natale del Signore
ore 18.00 • Natale del Signore
Domenica 31 dicembre
ore 9.00 • Santa Messa
ore 18.00 • Santa Messa con Te Deum Ringraziamento